Articolo di Gabriele Leto
Giovedì sera, l’aula consiliare di Monreale ha ospitato l’Assemblea della Consulta Giovanile. All’ordine del giorno, la proposta di un’iniziativa che promette di portare nuova linfa e speranza nel cuore della comunità. L’oggetto della discussione è stata la proposto di un “Festival dei Giovani” di Monreale, un evento ideato e promosso dalla stessa Consulta, da tenersi il prossimo ottobre.
“Il progetto – dichiara la Presidente dell’organo, Sofia Rosano – non è nato direttamente all’interno della Consulta, ma ha preso forma durante le Assemblee dei giovani svoltesi nelle settimane successive ai tragici eventi del 27 aprile. Abbiamo accolto con favore la proposta di finanziarlo e ci auguriamo possa concretizzarsi, anche se, al momento, si trova ancora nella fase iniziale di ideazione.”
L’entusiasmo era palpabile mentre venivano presentate le diverse proposte per animare il festival. Tra le idee spiccano le attività in collaborazione con le scuole, pensate per coinvolgere attivamente gli studenti fin dalle prime fasi. Ma anche eventi sportivi, per promuovere uno stile di vita sano e l’aggregazione attraverso la competizione leale. E un concerto in Piazza Guglielmo, un momento di festa e musica per tutti i partecipanti. Accanto a questi appuntamenti, vari incontri e workshop dedicati ai ragazzi, per offrire spazi di dialogo, confronto e crescita personale.
L’obiettivo di questo festival va oltre il semplice divertimento. Dopo la tragica strage che ha scosso Monreale a fine aprile, lasciando un segno profondo nell’animo dell’intera cittadinanza, l’iniziativa assume un valore ancora più rilevante. Il festival si propone di offrire ai giovani di Monreale spazi sicuri in cui potersi divertire, socializzare e vivere momenti di aggregazione. È un messaggio di resilienza e di speranza, un modo per ricominciare a guardare al futuro con fiducia, partendo proprio dai suoi giovani.
Questo festival rappresenta un’opportunità preziosa per la comunità di Monreale di dimostrare la sua capacità di rialzarsi, di stringersi attorno ai suoi ragazzi e di costruire un futuro migliore, fatto di aggregazione, gioia e rinascita.