“Palermo Spasima”: L’amore “radicale” di Frezza per la città: Tra le bellissime descrizioni c’è anche Monreale


Un’atmosfera di profonda convivialità ha avvolto il Circolo Lauria di Mondello in occasione della presentazione di “Palermo Spasima”, il nuovo libro di Giampaolo Frezza edito da Rubbettino. Condotto dalla giornalista Mariastella Panepinto, l’evento ha visto la partecipazione del professore Giovan Battista Dagnino e di Adriana Chirco, che hanno accompagnato l’autore in un dialogo intimo e coinvolgente.
Durante la conversazione, Frezza, giurista viterbese che ha scelto Palermo come sua città d’adozione, ha risposto alle domande raccontando il suo profondo legame con il capoluogo siciliano. Un amore che, come ha sottolineato, è “totale” e non teme le ombre e i contrasti che caratterizzano la città. Il libro, un memoir, descrive un innamoramento travolgente per un luogo che a primo impatto può sembrare caotico, ma che con il tempo rivela un fascino irresistibile e una bellezza che convive con le sue contraddizioni.
Frezza, direttore del Dipartimento LUMSA di Palermo, ha raccontato di come la sua storia con la città sia un viaggio personale attraverso le strade del centro storico e le periferie. In queste narrazioni, il giurista ha mostrato un particolare interesse per i monumenti, tanto da dedicare passaggi anche alla bellezza e alla storia. Uno spazio tra le descrizioni alla bellissima vista di Monreale.
Il suo racconto si distingue per la capacità di offrire uno sguardo di luce su una realtà spesso descritta come irrisolta. Pur non ignorando le ineliminabili caratteristiche di una città complessa, Frezza sceglie di narrare l’incontro con una speranza di luce che emerge proprio dal suo decadimento. Questo legame radicale, come si legge nel libro, “non cambia nome alle Sue ombre, ma coglie in esse quella dolce speranza di luce che me le fa amare come si ama, con maggiore intensità, l’Amata”.
Arrivato a Palermo venticinque anni fa, Frezza è stato testimone dei cambiamenti e dei miglioramenti della città, mantenendo intatto un legame indissolubile con il suo carattere più autentico. Un amore, il suo, che come la città stessa, è destinato a essere eterno.

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