Notte Bianca UNESCO 2025: A Monreale siti monumentali aperti e lettura iconografica della Porta del Paradiso

Monreale, 2 luglio 2025 – In occasione della Notte Bianca UNESCO, che si terrà il 4 luglio 2025, l’Arcidiocesi di Monreale e il Comune di Monreale promuovono un evento di grande valore culturale e spirituale: la lettura iconografica della Porta del Paradiso della Cattedrale di Monreale, a cura di Don Nicola Gaglio, Arciprete della Basilica Cattedrale.

“L’iniziativa – dichiara il sindaco Alberto Arcidiacono -si inserisce nel programma celebrativo del decimo anniversario del riconoscimento del sito Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, e intende offrire al pubblico un’occasione unica per scoprire e approfondire il ricco simbolismo e il messaggio teologico contenuti nei rilievi della monumentale porta bronzea, capolavoro dell’arte medievale”.

L’incontro si svolgerà venerdì 4 luglio, alle ore 22:00, nel portico della Cattedrale.
Attraverso una narrazione coinvolgente e accessibile, Don Nicola Gaglio guiderà i presenti in un vero e proprio “viaggio visivo” tra le scene bibliche e i rimandi spirituali incisi sulla Porta del Paradiso, tracciando un ponte tra arte, fede e storia.
L’evento è gratuito e aperto a tutti.

Dalle 20.00 alle 24.00, inoltre, la Cattedrale e il Chiostro dei benedettini saranno aperti al pubblico gratuitamente.

“Desidero esprimere un sentito ringraziamento a Don Nicola Gaglio per aver accolto subito la nostra proposta – dichiara l’Assessore all’UNESCO Fabrizio Lo Verso – La sua disponibilità e la profondità del suo contributo rappresentano un dono prezioso per la città in questo anno così speciale, in cui celebriamo il decimo anniversario del riconoscimento del nostro sito come Patrimonio dell’Umanità. Attraverso il suo sguardo attento e la sua competenza spirituale e culturale, Don Nicola ci aiuterà a comprendere più a fondo il valore universale della nostra Cattedrale e delle sue opere. Questa iniziativa conferma ancora una volta come la collaborazione tra istituzioni civili ed ecclesiastiche possa generare occasioni significative di conoscenza, riflessione e condivisione del nostro straordinario patrimonio.”

Previous Post