“Dal Pianeta al suono” Libro interattivo presentato oggi a Casa Cultura agli alunni delle scuole di Monreale
Intervista di Arianna Parisi
Si è svolta questo pomeriggio, presso i locali di Casa Cultura Santa Caterina, la presentazione del libro di Mariolina Emma Zitta dal titolo: ” Dal pianeta al suono”. A fare gli onori di casa Elisabetta Lo Coco, la bibliotecaria, la quale ha presentato l’autrice del libro, Mariolina Emma Zitta. Mariolina ha deliziato grandi e piccini attraverso degli oggetti sonori realizzati in terracotta ed in ferro. All’evento hanno partecipato gli alunni della scuola Guglielmo II e gli alunni del corso ad indirizzo musicale della scuola media Veneziano – Novelli, i quali hanno interagito con l’autrice e i ragazzi del Quartiere. Presenti a rappresentare l’amministrazione comunale gli assessori Letizia Sardisco e Fabrizio Lo Verso. Ne è venuta fuori un’opera profonda, ritmata, soffusa, armonica, insomma, unica nel suo genere. La stessa che emerge nelle parole dell’autrice.
Chi è Mariolina Emma Zitta?
Una scrittrice che ha sempre perseguito un sogno. “Il mio sogno è quello di divulgare sia nelle scuole sia rivolgendomi ad un pubblico adulto un messaggio: il suono delle origini, un messaggio che ci fa capire qual è l’origine degli strumenti musicali, ci fa capire la nostra relazione con il suono, che ci lega a livello spirituale proprio con il suono”.
Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Dal pianeta al suono”, cosa diresti?
“La mia è un’inevitabile avventura nel suono di natura. È ricco di contenuti che non sono reperibili in rete, ma nel libro c’è la mia esperienza. Un’esperienza di trent’anni che ho maturato nelle scuole, facendo suonare gli strumenti ai bambini. Ma racconta anche le mie esperienze di ricerca sonora”.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire il tuo libro, quali useresti?
Il libro è inusuale, autentico e ricco di rapporti d’amicizia perché grazie a degli amici – professionisti, tra cui un bravissimo fotografo e altri scrittori abbiamo potuto completare questo libro”.
Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole e quale segno vorresti lasciare in loro?
“Mi piacerebbe che gli adulti trasmettessero ai bambini la voglia di relazionarsi con la natura attraverso il suono perché ormai i ragazzi sono invasi dai suoni della tecnologia. Vorrei stimolare anche alla manualità, alla costruzione di questi strumenti”.
Questo è il tuo primo libro, come mai ti sei lanciata?
“Ho riconosciuto di aver fatto delle esperienze singolari e volevo lasciare la mia testimonianza a chi può trarne utilità”.
Progetti futuri Stai scrivendo un nuovo libro?
“Questo libro ha messo in movimento un po’ le cose. Finalmente, grazie a questo libro, le persone possono capire l’attività che ho svolto . Inoltre ci sono dei contatti per future collocazioni permanenti di questo strumentario”.
Per questa particolare iniziativa, grande supporto è stato dato dallo staff di Casa Cultura che ha collaborato all’allestimento della sala e a tutte le fasi della organizzazione che ha consentito di richiamare un qualificato pubblico di adulti e ragazzi che sono stati attratti dai suoni prodotti.
