Monreale ricorda il  commendatore e cavaliere Angelo Scalici, in occasione del centenario della sua nascita. Tre i giorni dedicati alla sua memoria

Articolo di Arianna Parisi

Le iniziative prenderanno il via venerdì 4 novembre, alle ore 10.00 con  l’intitolazione della sezione dei Combattenti al cavaliere commendatore Angelo Scalici. Seguirà la  marcia della pace da piazza Vittorio Emanuele al Monumento dei Caduti con la presenza delle autorità civili e militari. Sabato 5 novembre, alle ore 18.00, sarà celebrata la Santa Messa presso la chiesa di S. Castrense. Domenica 6 novembre, alle ore 17.00, a Villa Savoia, si terrà una tavola rotonda alla presenza del sindaco Alberto Arcidiacono, dell’assessore comunale alla Cultura Rossana Giannetto, dell’ex dirigente scolastico Stefano Gorgone, di Filippo di Fazio e Claudio Burgio. Seguirà un momento musicale con la nipote Silvia Vaglica e la figlia  Maria Loredana Scalici.  Angelo Scalici è nato il 15 agosto 1922 a Monreale, fu commendatore e cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Visse in prima persona l’orrore, il dramma e l’atrocità della Seconda guerra mondiale. Partì in  Friuli, a Udine, come maresciallo del Real esercito e fece ritorno  a Monreale solo al termine della guerra, portandone addosso i segni. Rientrando, diventò il consulente amministrativo del principe Spatafora. Contemporaneamente  cominciò ad occuparsi delle attività socio-culturali, che contraddistingueranno il suo tratto politico: testimonianza dei valori cristiani, diffusione del senso della Patria e del dovere, attenzione e rispetto della Terra come generatrice della Vita.  Fermamente convinto si inserisce nel movimento dell’Azione Cattolica e ne diventa rappresentante nella parrocchia della Cattedrale. Qualche anno dopo svolgerà la medesima funzione presso la parrocchia di S. Castrense. Il 27 maggio 1956, Angelo Scalici fu eletto Consigliere nelle liste della Democrazia Cristiana e il 14 giugno 1956 fu eletto Assessore con deleghe alla Polizia Municipale, Sport, Turismo, Ville e Giardini. Ricoprì la carica di Assessore con i sindaci: Pietro La Commare, Giovanni Corrado Bordonali, Benedetto Li Calsi, Emanuale Ferraro, Lorenzo Bertolino. Fu uno dei maggiori protagonisti di un’importante stagione politica: sono gli anni del dopo-guerra. L’Amministrazione era impegnata a modernizzare il Paese, realizzare la rete idrica e fognaria, costruire le scuole, rilanciare il Turismo e l’immagine culturale della Città. Nacque così La Settimana di Musica Sacra, il Chiostro d’Oro, la partecipazione al Campanile Sera, tutte manifestazioni che ancora oggi evochiamo alla nostra memoria. Fu il primo presidente del distretto scolastico provinciale; fu presidente dell’Azione Cattolica Diocesana negli anni 60’ nella  parrocchia di S. Castrense. Inoltre, fu presidente dell’associazione  dei “Combattenti e Reduci di guerra” e del Fante con le quali portò avanti la memoria e gli ideali patriottici, soprattutto nelle ricorrenze per il monumento dei Caduti. Fu presidente dell’ Associazione Coltivatori. Qui esaltò l’amore per la Terra e dei suoi frutti. Infatti, ogni anno organizzò la “Giornata della frutta” e, successivamente, la “ Giornata del Ringraziamento”; in esse esaltò il valore della Terra come generatrice di benessere e di vita. Sono stati tutti momenti di grande aggregazione: il Paese era interamente coinvolto. Il 21 marzo 1974  rassegnò le dimissioni da Consigliere comunale. Ma continuò, sempre insieme alla moglie Giuseppina, anche quando la salute era molto precaria, ad essere esempio di generosità, saggezza, cordialità, onestà, forza d’animo, un combattente per la cultura  dei veri e autentici valori della vita.

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